Veneto
IL FENOMENO DELLE PREDAZIONI
L’andamento temporale degli eventi di predazione a livello regionale ha mostrato un chiaro aumento, passando dai 36 del 2015 ai 191 del 2018 fino ai 170 del 2019.
2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | Totale | |
N. eventi di predazione | 36 | 75 | 174 | 191 | 170 | 646 |
N. totale capi predati,
di cui: |
18 | 22 | 35 | 60 | 105 | 240 |
bovini | 37 | 53 | 108 | 126 | 94 | 418 |
ovicaprini | 0 | 32 | 222 | 255 | 230 | 739 |
Somme concesse (€): | 43.286 | 61.317 | 172.110 | 138.775 | 200.467 | 645.957 |
La distribuzione geografica del numero di capi è riportata di seguito.
A seguito dei 109 eventi di predazione totali, sono stati registrati come predati un totale di 1.157 capi di bestiame, per una media di 231,4 (± 142,1 SD) capi ogni anno. Tra i capi predati, il 63,9% erano ovicaprini, pari a una media di 147,8 capi annui (± 108,6 SD), mentre il restante 36,1% dei capi predati era costituito da bovini, per una media di 83,6 (± 33,5 SD) capi ogni anno.
Del totale delle predazioni accertate, l’82,0% (n = 530) è stato attribuito a lupo dopo sopralluogo. Nello 0,3% dei casi (n = 2) la predazione è stata attribuita a cane, mentre nel 16,8% dei casi (n = 109) il predatore è stato identificato come canide, senza possibilità di discriminare tra cane e lupo. Nei restanti cinque eventi di predazione non è stata indicata la probabile specie responsabile del danno.
Del totale delle predazioni accertate, l’82,0% (n = 530) è stato attribuito a lupo dopo sopralluogo. Nello 0,3% dei casi (n = 2) la predazione è stata attribuita a cane, mentre nel 16,8% dei casi (n = 109) il predatore è stato identificato come canide, senza possibilità di discriminare tra cane e lupo. Nei restanti cinque eventi di predazione non è stata indicata la probabile specie responsabile del danno.
Intensità dell’impatto sulle aziende agricole
Ogni anno, mediamente, 73,2 (± 24 SD) aziende zootecniche hanno subito almeno un evento di predazione confermato.
Le aziende con capi bovini sono risultate in media ogni anno 32 (± 7,3 SD).Le aziende bovine danneggiate nel periodo di studio sono aumentate da 21 nel 2015 a 32 nel 2019, con un aumento del 52,3%.
Le aziende con capi ovicaprini danneggiate sono state in media ogni anno 41,2 (± 16,7 SD), subendo un aumento nel corso del periodo di studio. Sono infatti passate dalle 13 del 2016 alle 53 del 2019.
Previsione del rischio
Tasso di crescita annuo del numero di eventi di predazione atteso per azienda:
Aziende ovicaprine Aziende bovine
+10,1% (± 9,4 SD) +10,9% (± 19,5 SD)
Tutti i testi, le immagini e le tabelle sono stati estratti dal documento Gervasi V., Zingaro M., Aragno P., Genovesi P., Salvatori V., 2022. Stima dell’impatto del lupo sulle attività zootecniche in Italia. Analisi del periodo 2015 – 2019. Relazione tecnica realizzata nell’ambito della convenzione ISPRA-Ministero della Transizione Ecologica per “Attività di monitoraggio nazionale nell’ambito del Piano di Azione del lupo”.
Una sintesi a livello nazionale è disponibile alla pagina ISPRA dedicata.