Valle d’Aosta
IL FENOMENO DELLE PREDAZIONI
L’andamento temporale degli eventi di predazione a livello regionale ha mostrato una notevole tendenza all’aumento, passando dai 3 del 2015 ai 23 del 2017 fino ai 69 del 2019.
2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | Totale | |
N. eventi di predazione | 3 | 16 | 23 | 50 | 69 | 161 |
N. totale capi predati,
di cui: |
6 | 49 | 107 | 177 | 150 | 489 |
bovini | 1 | 4 | 27 | 27 | 38 | 97 |
ovicaprini | 5 | 45 | 80 | 150 | 112 | 392 |
Somme concesse (€): | 500 | 6.219 | 35.008 | 7.441 | 27.772 | 76.942 |
La distribuzione geografica del numero di capi è riportata di seguito.
A seguito dei 161 eventi di predazione totali, sono stati registrati come predati un totale di 489 capi di bestiame, per una media di 97,8 (± 63 SD) capi ogni anno. Tra i capi predati, l’80,2% erano ovicaprini, pari a una media di 78,4 capi annui (± 56,5 SD), mentre il 19,8% dei capi predati erano bovini, per una media di 19,4 capi annui (± 14,4 SD). Anche il numero di capi predati ha evidenziato una tendenza all’aumento, sia per i bovini, sia per gli ovicaprini.
Del totale delle predazioni accertate, il 36,6% (n = 59) sono state attribuite a lupo. Nel 12,4% dei casi (n = 20) la predazione è stata attribuita a cane, mentre nel 42,2% dei casi (n = 68) il predatore è stato identificato come canide, senza possibilità di discriminare tra cane e lupo. Nei restanti 14 eventi di predazione, corrispondenti all’8,8% del totale, non è stata indicata la probabile specie responsabile del danno.
Il fenomeno si è concentrato nei mesi estivi (luglio-settembre), durante i quali si è verificato il 57,1% di tutte le predazioni.
Intensità dell’impatto sulle aziende agricole
Ogni anno, mediamente, 26,1 (± 20,6 SD) aziende zootecniche hanno subito danni in seguito ad almeno un evento di predazione confermato.
Le aziende con capi bovini colpite sono risultate in media ogni anno 8,4 (± 7,6 SD), pari allo 0,5% di tutte quelle presenti sul territorio regionale.
Le aziende con capi ovicaprini danneggiate sono state in media ogni anno 17,7 (± 13,0 SD), pari al 2,7% di tutti gli allevamenti ovicaprini registrati in BDN a livello regionale.
Il numero di aziende colpite da danni ha subito un sensibile aumento nel corso del periodo di studio.
Previsione del rischio
Tasso di crescita annuo del numero di eventi di predazione atteso per azienda:
Aziende ovicaprine Aziende bovine
+8,4% (± 12,4 SD) +31,1% (± 30.2 SD)
Tutti i testi, le immagini e le tabelle sono stati estratti dal documento Gervasi V., Zingaro M., Aragno P., Genovesi P., Salvatori V., 2022. Stima dell’impatto del lupo sulle attività zootecniche in Italia. Analisi del periodo 2015 – 2019. Relazione tecnica realizzata nell’ambito della convenzione ISPRA-Ministero della Transizione Ecologica per “Attività di monitoraggio nazionale nell’ambito del Piano di Azione del lupo”.
Una sintesi a livello nazionale è disponibile alla pagina ISPRA dedicata.