maremma2L’azienda di Francesca si tramanda da generazioni ed è presente sul territorio grossetano dal 1900. Le aree di pascolo sono in parte intorno al centro aziendale, dove stanno le pecore in lattazione, in parte al di là di una strada provinciale dove pascola il bestiame in asciutta. Il gregge (in tutto circa 400 capi di razza sarda da latte) pascola tutto l’anno e viene tenuto libero o all’interno di pascoli recintati (recinzioni metalliche anti-predatori) oppure in stalla, a seconda delle esigenze gestionali giornaliere, ma sempre confinato nelle ore notturne. Francesca non ha eliminato i danni, ma li ha ridotti in maniera netta, soprattutto da quando ha adottato sia i cani sia le recinzioni, i primi grazie a progetti e associazioni che si occupa di mettere in rete allevatori con cani da protezione. Le chiediamo se ha qualche consiglio da dare a un suo collega. «Se decide di usare una recinzione metallica, costruirla correttamente, stare attenti agli angoli che siano stondati e al cancello che sia con antisalto più basso di quello della recinzione per non causare un’apertura errata sono dei buoni elementi da cui iniziare per ottenere una recinzione che funzioni bene e sempre». «Nel caso dei cani – Francesca aggiunge – sorveglianza continua nei primi mesi e, se possibile, farsi affiancare da personale specializzato per valutare le soluzioni ai problemi che possono insorgere; non lasciare cani e pecore sempre chiusi nella recinzioni, abituarli al pascolo, anche in rotazione, perché devono imparare a conoscere i confini del loro territorio».

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