Cani e lupi possono accoppiarsi fra loro, perché sono biologicamente la stessa specie e producono una prole feconda, generando quelli che sono definiti ibridi.

La presenza di ibridi sul territorio italiano è stata ampiamente documentata ed è stata favorita principalmente dal fenomeno del randagismo canino. In genere i lupi vivono in branchi esclusivi: tuttavia non tutti i lupi riescono a fare parte di un branco stabile (si tratta dei cosiddetti individui satellite, che vagano in cerca di nuovi territori e di un compagno); dall’altra parte la persecuzione da parte dell’uomo (bracconaggio), ha contribuito e contribuisce tuttora a disgregare la struttura sociale dei branchi, creando un serbatoio di individui liberi di accoppiarsi.

I contesti più a rischio sono quelli in cui nuclei di lupo a basse densità e dalla struttura sociale alterata vivono in aree  in cui è presente un  numero elevato di cani vaganti.

La formazioni di ibridi costituisce una minaccia per la conservazione del lupo perché contribuisce ad alterare le caratteristiche genetiche della popolazione (perdita e/o modifica del genoma), con il rischio di modificarne i comportamenti e la capacità di adattarsi, ma nello stesso tempo è fonte di inasprimento dei conflitti con l’uomo, poiché gli ibridi causano gli stessi danni del lupo.

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Miti e leggende