IL FENOMENO DELLE PREDAZIONI

L’andamento temporale degli eventi di predazione a livello regionale ha mostrato un graduale aumento. I dati si riferiscono solo a due province, ovvero Cosenza e Vibo Valentia. In quella di Catanzaro, al di fuori dei Parchi, non sono state registrate predazioni, mentre i dati di Reggio Calabria e Crotone non sono pervenuti.

2015 2016 2017 2018 2019 Totale
N. eventi di predazione 20 14 35 23 39 131
N. totale capi predati,

di cui:

39 37 115 45 93 329
     bovini 0 0 1 4 0 5
     ovicaprini 39 37 114 41 93 324
Somme concesse (€): 0 0 0 0 0 0

 

La distribuzione geografica del numero di capi è riportata di seguito.

calabria_bovinipredati

calabria_ovicaprinipredati

A seguito dei 131 eventi di predazione totali, sono stati registrati come predati un totale di 329 capi di bestiame, per una media di 65,8 (± 33,8 SD) capi ogni anno. Tra i capi predati, il 98,5% erano ovicaprini, pari a una media di 64,8 capi annui (± 32,3 SD), mentre il restante 1,5% dei capi predati era costituito da bovini, per una media di 1 (± 1,5 SD) capo ogni anno.

Del totale delle predazioni accertate, l’86,2% sono state attribuite a canide, il 4,6% a lupo, mentre il 9% è stato archiviato senza indicazione relativa al possibile tipo di predatore.

Il fenomeno delle predazioni ha evidenziato un andamento opposto rispetto a quanto osservato alla scala nazionale, con la maggior parte delle predazioni concentrate nei mesi invernali ed un picco nel mese di novembre.

calabria_mesipredazioni

Intensità dell’impatto sulle aziende agricole

Ogni anno, mediamente, 19,3 (± 5,5 SD) aziende zootecniche hanno subito almeno un evento di predazione confermato.
Le aziende con capi bovini danneggiate sono risultate in media ogni anno 2,5 (± 1,5 SD). Le aziende con capi ovicaprini sono state in media ogni anno 16,8 (± 4 SD). Il numero di aziende ovicaprine che ha subito predazioni da lupo è rimasto sostanzialmente stabile durante il periodo preso in esame.

 

Previsione del rischio

Tasso di crescita annuo del numero di eventi di predazione atteso per azienda:

Aziende ovicaprine                             Aziende bovine

+7,8% (± 1,8 SD)                           +14% (± 0,81 SD)

 

Tutti i testi, le immagini e le tabelle sono stati estratti dal documento Gervasi V., Zingaro M., Aragno P., Genovesi P., Salvatori V., 2022. Stima dell’impatto del lupo sulle attività zootecniche in Italia. Analisi del periodo 2015 – 2019. Relazione tecnica realizzata nell’ambito della convenzione ISPRA-Ministero della Transizione Ecologica per “Attività di monitoraggio nazionale nell’ambito del Piano di Azione del lupo”.

Una sintesi a livello nazionale è disponibile alla pagina ISPRA dedicata.