Piemonte
IL FENOMENO DELLE PREDAZIONI
L’andamento temporale degli eventi di predazione a livello regionale ha mostrato una generale tendenza all’aumento, passando dai 260 del 2015 ai 420 del 2019.
2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | Totale | |
N. eventi di predazione | 105 | 82 | 118 | 192 | 230 | 729 |
N. totale capi predati,
di cui: |
260 | 194 | 336 | 410 | 420 | 1.620 |
bovini | 31 | 21 | 47 | 34 | 38 | 171 |
ovicaprini | 229 | 173 | 289 | 376 | 382 | 1.449 |
Somme concesse (€): | N.D. | N.D. | N.D. | N.D. | N.D. | N.D. |
La distribuzione geografica del numero di capi è riportata di seguito.
A seguito dei 729 eventi di predazione totali, sono stati registrati come predati un totale di 1.620 capi di bestiame, per una media di 324 (± 86,9 SD) capi ogni anno. Tra i capi predati, l’89,4% erano ovicaprini, pari a una media di 289,8 capi annui (± 81,5 SD), mentre il 10,6% dei capi predati erano bovini, per una media di 34,2 capi annui (± 8,5 SD). Anche il numero di capi predati ha evidenziato una generale tendenza all’aumento, sia per i bovini, sia per gli ovicaprini.
L’informazione riguardante il predatore ritenuto responsabile del danno a seguito del sopralluogo non era disponibile nel database messo a disposizione, per cui non è stato possibile calcolare delle statistiche riguardanti questo aspetto. Le predazioni, in ogni caso, sono state attribuite a canidi senza una distinzione tra lupi e cani.
Il fenomeno si è concentrato nei mesi estivi (luglio-settembre), durante i quali si è verificato il 59,4% di tutte le predazioni.
Intensità dell’impatto sulle aziende agricole
Le statistiche relative all’impatto sulle aziende sono state calcolate unicamente per il periodo 2018-2019, poichè per gli anni precedenti non erano disponibili i dati necessari alla stima.
Nel periodo 2018-2019, in ciascuna annualità, mediamente, 123,5 (± 14,8 SD) aziende zootecniche hanno subito danni in seguito ad almeno un evento di predazione confermato.
Le aziende con capi bovini che hanno ricevuto gli indennizzi sono risultate in media ogni anno 20 (± 4,2 SD), pari allo 0,16% di tutte quelle presenti sul territorio regionale.
Le aziende con capi ovicaprini danneggiate sono state in media ogni anno 103,5 (± 10,6 SD), pari all’1% di tutti gli allevamenti ovicaprini registrati in BDN a livello regionale.
Previsione del rischio
Per mancanza di dati non è stato possibile stimare i tassi di crescita attesi del rischio di predazione.
Tutti i testi, le immagini e le tabelle sono stati estratti dal documento Gervasi V., Zingaro M., Aragno P., Genovesi P., Salvatori V., 2022. Stima dell’impatto del lupo sulle attività zootecniche in Italia. Analisi del periodo 2015 – 2019. Relazione tecnica realizzata nell’ambito della convenzione ISPRA-Ministero della Transizione Ecologica per “Attività di monitoraggio nazionale nell’ambito del Piano di Azione del lupo”.
Una sintesi a livello nazionale è disponibile alla pagina ISPRA dedicata.